Sabato 2 aprile, alle ore 17, presso l’ex Oratorio dei Ss. Lorentino e Pergentino di via Cavour 188, ad Arezzo, inaugura la mostra personale di Pasquale Marzelli dal titolo “Abbandono”. L'evento verrà presentato dal giornalista Marco Botti, autore anche del testo critico che accompagna l’esposizione.
La mostra, inserita nel calendario del progetto Fraternita Giovani, sarà visitabile dal martedì al giovedì con orario 10-13, venerdì e sabato con orario 10-13 e 17-19.30 sino al 28 di aprile.
LA MOSTRA - “Abbandono” ripercorre gli ultimi dieci anni di attività di Pasquale Marzelli attraverso tavole e tele di varie dimensioni, dipinte con tecnica mista.
Gli ingredienti sono quelli che da anni fanno apprezzare l’arte del pittore aretino: i piccoli agglomerati di case immersi nella natura, i casolari abbandonati, dove un tempo c’era un caldo focolare intorno al quale si riuniva un piccolo mondo antico pieno di valori, l’amore per l’ambiente agreste, la nostalgia per un passato fatto di cose semplici, la complessa rielaborazione dello spazio prima destrutturato e poi ricomposto con indubbia qualità tecnica, la capacità di rinnovare con originalità e freschezza un tema classico come il paesaggio, ricollegandolo alla transitorietà della vita.
Il progetto espositivo nell’ex oratorio dei Ss. Lorentino e Pergentino di Arezzo coincide però con l’esplosione della primavera, quindi accanto alle vedute tipicamente “marzelliane” sono presenti anche alcuni dettagli di campi fioriti visti da vicino. Terreni incolti, anche questi forse trascurati dall’uomo, in cui la natura selvaggia riprende magnificamente il sopravvento su tutto e riempie ogni anfratto. Papaveri, forasacchi, campanule, spighe che senza un ordine prestabilito creano un tripudio di forme e colori nel quale – e riprendiamo il titolo dandogli un altro significato – è bello abbandonarsi.
L’ARTISTA - Pasquale Marzelli è nato nel 1951 ad Arezzo, città dove vive e lavora. Nel 1970 si è diplomato all’Istituto d’Arte di Arezzo, nella sezione Arte dei metalli e dell’oreficeria.
Dagli anni Settanta si è dedicato attivamente alla pittura, spaziando dal ritratto al paesaggio, fino alla pittura informale. Ha esposto con successo in mostre personali e collettive, sia in Italia, sia all’estero. Ha partecipato ai più importanti concorsi nazionali, ottenendo vari riconoscimenti fra cui il Premio Nazionale di Fighille e il Premio della Stampa a Vernice Art Fair di Forlì.
È autore del ritratto di Pellegrino Artusi collocato nello studio di Casa Artusi a Forlimpopoli (FC) e della statuetta del celebre "Premio Artusi".
Nel 2017 ha realizzato il bozzetto per la lancia d’oro della Giostra del Saracino di Arezzo.
Le sue opere sono in permanenza alla galleria d’arte “La Bottega” di Castellina in Chianti (SI) e alla galleria d’arte “A casa di Paola” di Forlimpopoli (FC).