Hub visionario in grado di trasformarsi a seconda dei progetti che crea o accoglie, la galleria di ricerca milanese apre al pubblico con una nuova configurazione visiva e concettuale, una selezione di opere dell’artista Manuela Bertoli legate ai temi dell’Incerto, dell’Ipotetico, del Caso e alla Musica Contemporanea fra gli anni 1950 e 1980, periodo in cui la Musica Concreta e il concetto di Indeterminazione sono state pratiche poetiche per movimenti importantissimi come Fluxus, ma soprattutto per musicisti come Olivier Messiaen, Iannis Xenakis, EdgarVarése, Gyorgy Ligetie gli sperimentalisti americani.
Completano l’esposizione, “Ionisation” 1-2, “Poèmeeléctronique”, “Atmosphère”,vetro su carta Fabrianodel 2012, trascrizioni libere o tratte da composizioni realizzate in forma d’onda elettronica.
“Augenmusik” anticipa il focus sull’artista che contempla tre esposizioni personali in tre anni e ricostruisce così uno speciale episodio all’interno della pratica artistica di Manuela Bertoli.
Se consideriamo l’intero corpus di opere di Bertoli e l’intreccio di teoria, storia e pratica che lo anima, possiamo dare a questa domanda almeno unarisposta: la passione.
Nella sua pratica, discipline molto diverse sono costantemente messe in dialogo: arte, musica,matematica, scienza sviluppando una ricerca fluidapriva di barriere. Quest’artista visionaria, con un approccio sinestetico, ha elaborato con -Augenmusik, - un’esposizione, con le opere riverberanti la materia sonora, dove tutti i sensi sono coinvolti prediligendo il tatto e lo fa grazie ai materiali che usa; grazie al movimento, come elemento portante,sprigiona l’energia che possediamo internamente con una ricerca personalissima in grado di esprimere chi siamo in modo profondo e complesso.
Il carattere polisemico e proliferante del progetto trae ispirazione dalla realtà concreta, visiva, ma soprattutto acustica del mondo degli uccelli di cui Olivier Messiaen era studioso e profondo conoscitore.
Evento multifonico secondo l’idea di una “Augenmusik”, cioè di una musica per gli occhi, una musica tutta da osservare.
In questa mostra, l’artista esplora il significato dello sguardo e del movimento degli spettatori, coinvolgendoli fisicamente attraverso opere mobili, tutte da accarezzare e sentire creando un paesaggio ricco di forme e colori che generano tensione.
Il suo lavoro costruisce ponti.
Anna d’Ambrosio
“Ho tentato, nel mio lavoro, di esprimere qualche frammento di immagini esensazioni visive che l’esplorazione e l’ascolto di questi universi di suoni mi hanno aperto.”
Manuela Bertoli
Manuela Bertoli - Augenmusik
Amy d Arte Spazio Milano dal 06 marzo al 26 marzo
Opening 06 marzo h. 18.30
Amy d Arte Spazio Milano svela la Project Room con un solo show di Manuela Bertoli dal titolo -Augenmusik, - a cura di Susanna Vallebona