RIBOT è lieta di presentare Interior Lives, prima personale in Italia di Przemek Pyszczek (Bialystok, 1985, vive e lavora a Drzeniów, PL), una selezione di opere realizzate per l’occasione che sfidano i confini di genere tra scultura e pittura, aprendosi a soluzioni formali riecheggianti elementi architettonici, così come aspetti della natura e del cosmo.
In questo progetto milanese e in particolare nei nuovissimi quadri esposti si coglie tuttavia un’ulteriore apertura verso un mondo interiore, oltre a una riflessione sul concetto e sul mistero della creazione, a cui anche il titolo scelto per la mostra fa riferimento. Dietro alle greche metalliche, che animano e costituiscono i dipinti, si scorgono motivi astratti che rompono le geometrie ordinate delle precedenti composizioni e si aprono verso una dimensione quasi galattica e celeste, ove le linee rette lasciano spazio a movimenti vorticosi e poetici che sembrano essere la proiezione di un sogno, un atto unico e irripetibile simile a un’aurora boreale. Queste opere si pongono come soglie, finestre tra interno ed esterno che suggeriscono un punto di vista duplice: quello di un osservatore che guarda il mondo da un ideale appartamento standardizzato dell’era comunista e quello di colui che da fuori osserva e immagina la vita svolgersi tra le sue mura.
Per l’occasione Pyszczek ha inoltre realizzato uno special project in dieci esemplari differenti. Piccole sculture autoportanti o da muro, che riprendono le soluzioni formali delle creazioni plastiche più grandi e che contribuiscono a popolare un paesaggio astratto individuale e collettivo allo stesso tempo.
Biografia
Przemek Pyszczek (Bialystok, 1985, vive e lavora a Drzeniów, PL). Ha studiato Architettura presso University of Manitoba, Winnipeg, 2007. Sue mostre personali e collettive si sono tenute presso: Galeria Campeche, Città del Messico, 2022; Fierman Gallery, New York, 2022; Galeria Arsenal, Bialystok, 2022; Villa Merkel, Esslingen am Neckar, 2022; Leto Gallery, Varsavia, 2022, 2019; Galerie Derouillon, Parigi, 2021, 2019, 2018, 2017; Berlinische Galerie, Berlino, 2021; RIBOT gallery, Milano, 2020; Biennale Zielona Góra, Zielona, Góra, 2020; Galerie Belenius, Stoccolma, 2019, 2015; Bienal de Coimbra, Coimbra, 2019; Plug In ICA, Winnipeg, 2018, 2017; Tatjana Pieters, Ghent, 2018; Haus Haus am Lützowplatz, Berlino, 2018; PS120, Berlino, 2018; Gr_und, Berlino, 2018; Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Grosseto, 2018; Kwadrat, Berlino, 2017; Galerie Tobias Naehring, Leipzig, 2017; Kinman Gallery, Londra, 2017; Sexauer Gallery, Berlino, 2017; Galeria Casado Santapau, Madrid, 2017; Belenius, Stoccolma, 2016; Nicodim Gallery, Los Angeles, 2016; Calvert 22, Londra, 2016; NGBK, Berlino, 2016; Nymphius Projekte, Berlino, 2016; Berhold Pott, Colonia, 2015; Spritmuseum, Stoccolma, 2015; Peres Projects, Berlino, 2015; Office baroque, Bruxelles, 2015; Other Projects/Ashley, Berlino, 2015; Open Forum, Berlino, 2014; Galeria Nicodim, Bucarest, 2014; Kino International Kunst, Berlino, 2014; Florian Christopher, Zurigo, 2013. Residenze e premi includono: Coast Contemporary, Oslo, 2021; Art Omi-Ghent, 2021; Allegro Prize, 2021; Dr. Eva Kahan Arts Residence Program, San Sano, 2019; Sobey Art Award, Plug In Institute of Contemporary Art, Winnipeg, 2018.
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