Progetto espositivo open air: undici visioni in undici luoghi. Un percorso lento da scoprire a piedi o in bicicletta per riconoscerci e ripensare un mondo nuovamente abitabile.
Dopo oltre due mesi di chiusura quasi totale a causa dell’emergenza sanitaria globale, le strade e le piazze della nostra città ricominciano cautamente a vivere, costruendo passo a passo una nuova normalità fatta di cura, attenzione e responsabilità.
Qual è la proposta della cultura a Reggio Emilia per questa fase appena iniziata in cui non vi è più il divieto di uscire di casa, ma resta vitale la necessità di mantenere le distanze e usare grande accortezza in ogni fase della vita? Come si può pensare di tornare a fare e fruire cultura in sicurezza, quando il pericolo connesso alla presenza delle persone negli spazi chiusi è ancora così reale?
In questo contesto di incertezza e rilancio, Reggio Emilia riparte dalla fotografia. La proposta che arriva dal Comune di Reggio è quella di ripensare alla fruizione delle mostre e di far uscire l’arte dalle sedi espositive per andare a occupare lo spazio pubblico con Spazio libero.
Immagini per riabitare la città, una grande installazione open air, curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, dedicata ai nuovi protagonisti della fotografia nazionale under 35, che per circa due settimane a partire dal 31 maggio abita la città lungo un ampio percorso percorribile in bicicletta o a piedi.
Gli impianti destinati all’affissione di manifesti pubblicitari, rimasti in silenzio per più di due mesi, si preparano ad ospitare le visioni di undici artisti italiani, tutti provenienti dall’esperienza di Giovane Fotografia Italiana, il progetto dedicato ai talenti under 35 nell’ambito del festival reggiano Fotografia Europea: Domenico Camarda, Emanuele Camerini, Marina Caneve, Tomaso Clavarino, Lorenza Demata, Irene Fenara, Luca Marianaccio, Luca Massaro, Iacopo Pasqui, il collettivo Vaste Programme e Martina Zanin.
“L'arte – dichiarano i curatori del progetto Ilaria Campioli e Daniele De Luigi - si riappropria dello spazio pubblico, dimensione essenziale della condizione umana, luogo della pluralità che sorge dall’agire insieme, dal condividere parole e azioni. La cultura riprende la sua dimensione sociale, di fruizione e condivisione collettiva delle idee, per generare nuovi immaginari e sciogliere visioni interiori.”
Spazio libero è un’iniziativa ideata Comune di Reggio in collaborazione con il Comune di Cortona e una rete di partner nazionali e internazionali: GAI – Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Circulation(s) Festival de la jeune photographie europeénne di Parigi, Photoworks - Brighton Photo Biennial, Festival Panoràmic di Granollers, Barcellona.
Il percorso
Il percorso prende il via dai Chiostri di San Domenico, vetrina reggiana della creatività under 35 e luogo dell’annuale appuntamento con la mostra collettiva Giovane Fotografia Italiana e abbraccia il centro storico con undici installazioni presenti lungo tutta la circonvallazione, con due deviazioni su via Matteotti e sul lungo Crostolo nel tratto di via Verdi. Diversi i temi affrontati lungo il percorso dalle ricerche dei fotografi, dalle visioni nate durante il lockdown, ad approfondimenti sul tema dell’ambiente, fino alla proposta di immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza nel mondo o a serie di scatti sul tema dell’identità.
Spazio Libero online L’iniziativa Spazio libero non si esaurisce con le affissioni delle opere sulle strade della città. Ampio spazio sarà infatti dedicato ai progetti e alle narrazioni degli artisti sul portale online del Comune Eventi a casa tua, che continua a rappresentare una piazza partecipata di produzione e fruizione culturale.
Il musicista Max Casacci, chitarrista e fondatore della celebre band Subsonica, contribuisce all’iniziativa con la proposta di ascolto di una playlist realizzata per fruire la mostra, ispirata dalle visioni degli undici giovani fotografi pronta a decollare sul profilo Spotify del Comune, a conferma del carattere giovane e multimediale del progetto. In questo modo le esperienze in rete si uniscono a quelle in presenza nello spazio, in una sinergia di linguaggi che si arricchiscono a vicenda e dialogano per restituire un’esperienza a cavallo tra i due momenti storici del lockdown e della graduale riapertura.
Tutto il percorso su eventi.comune.re.it
approfondimenti e interviste sui canali Facebook e Instagram @cultura reggio emilia