giovedì 26 settembre 2019

Experientia

Sarà una reale immersione in uno degli universi paralleli indagati e creati con tecniche digitali dall’artista Maicol Borghetti quella che si realizzerà nel Lu.C.C.A. Lounge&Underground sabato 28 settembre 2019 a partire dalle ore 21, con entrata libera. “Experientia”, nata da un’idea di Carolina Trotta e Katia Cirrincione, vuole essere un viaggio di scoperta attraverso la vista tattile e acustica del mondo fantascientifico ideato da Borghetti. Ad accompagnare il pubblico in questo percorso di conoscenza, ci saranno le performer Carolina Trotta, Katia Cirrincione e Mariangela Ghilarducci che come vestali traghetteranno i visitatori tra i due mondi, quello reale e quello immaginifico di Borghetti. 

“Experientia” vuole essere la possibilità di vivere la mostra “Maicol Borghetti. Mythos e Protos”, curata da Maurizio Vanni e in corso nel museo lucchese fino al 6 ottobre 2019 con ingresso libero, in maniera alternativa, aprendo le porte a una modalità altra di percezione dell’opera d’arte. “Borghetti – scrive Maurizio Vanni – indaga quel territorio di confine dove passato e futuro, reale e illusorio, sembrano incontrarsi e confondersi in un continuo e molteplice gioco di simbiosi e sovrapposizioni. E se, improvvisamente, potessimo accedere a questa zona d’ombra? E se ci fosse concesso un momento per rompere le barriere del tempo e cercare risposta nell’archeologia del futuro? ‘Experientia’ è una risposta aperta a tutte quelle domande che devono ancora essere espresse”.  Una sorta di narrazione visionaria del qui e ora, ma anche delle origini del mondo e di come gli esseri viventi hanno raggiunto lo stato attuale. Ma di quale mondo stiamo parlando? “Borghetti – prosegue Vanni – costruisce antichi mondi inesistenti e unisce tre tipi di realtà: memoriale, emotiva e profetica. I suoi personaggi ricordano quelli dei racconti di Philiph K. Dick, ma non sconvolgono il nostro immaginario, non sono esseri mutanti che si materializzano davanti ai nostri occhi come “replicanti post apocalittici”, ma come figure leggendarie, quiete, curiose e solo in apparenza prive di connotazioni temporali. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Intanto concediamoci a ‘Experientia’ per prendere coscienza che Borghetti ci sta raccontando un’autentica favola di fantascienza. Crediamogli”.

Per l’occasione dalle ore 19 alle 23,30 il Lu.C.C.A. farà un’apertura straordinaria della mostra “Werner Bischof. Classics” con ingresso intero a 10 euro e ridotto a 8 euro.


“EXPERIENTIA”
Lu.C.C.A. Lounge&Underground 
Sabato 28 settembre 2019 dalle ore 21
Entrata libera
Idea e realizzazione: Carolina Trotta e Katia Cirrincione
Performer: Carolina Trotta, Katia Cirrincione, Mariangela Ghilarducci

MOSTRA “MAICOL BORGHETTI. MYTHOS E PROTOS”
a cura di Maurizio Vanni 
Lu.C.C.A. Lounge&Underground 
Dal 7 settembre al 6 ottobre 2019
orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Ingresso libero



Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
tel. +39 0583 492180   www.luccamuseum.com  info@luccamuseum.com

giovedì 19 settembre 2019

Giacomo Montanaro e l' Interior Landscapes.

Dopo il successo della Summer exhibition, la mostra che ha invaso le strade del centro storico napoletano, la Shazar Gallery inaugura la sua stagione artistica invernale con il nuovo progetto di Giacomo Montanaro. ' Interior Landscapes' è la prima personale dell’artista napoletano, a cinque anni di distanza dall’ultima, che si terrà dal 28 settembre, alle ore 18.00, fino al 9 novembre. 

Il nuovo progetto è il frutto delle ultime sperimentazioni di Montanaro: le opere in mostra sono la naturale evoluzione del linguaggio che l’artista ha saputo modificare nell’arco della sua carriera, raggiungendo risultati prettamente pittorici attraverso l’uso degli acidi su carta fotografica e dando vita a paesaggi dall’immensa e indefinibile profondità.

Come asserito da Roberto Mutti nel catalogo, presto disponibile: “Gli acidi vengono fatti scivolare su una superficie che li indirizza in uno scorrere fluido avanzando in un percorso che man mano acquista un suo senso preciso. Ed ecco che ci troviamo di fronte a paesaggi che nel loro trascorrere dai toni più decisi del blu a quelli più delicati dell’azzurro ricordano le antiche e delicate tecniche orientali usate nel disegno e nella pittura per descrivere la prospettiva prima che questa fosse stata inventata……Nel suo agire appare quindi nelle contemporanee vesti del pittore, del fotografo, dell’esecutore di una composizione musicale dove le note sono i colori. E’ lui a dosare le intensità, indirizzare gli scivolamenti, decidere le sovrapposizioni, calcolare i tempi che permetteranno poi di creare attente composizioni. In queste opere colpisce il contrasto fra l’audacia di una ricerca così radicale e la delicatezza estetica del suo risultato perché quei paesaggi dove si inseguono colline immaginarie, quei mari mossi da onde inesistenti, quegli orizzonti posti a dividere cieli vuoti e pianure fantasiose conservano la bellezza dell’immaginario.

La futura programmazione della Shazar Gallery prevede presentazioni di cataloghi, talks, incontri con critici, curatori, professionisti del mercato e collezionisti e vedrà le personali di Paola Risoli, Rocco Dubbini, Gabriel Orlowski e Saghar Daeiri.

La mostra rimarrà aperta fino a sabato 9 novembre 2019 dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30.




Shazar Gallery
Via Pasquale Scura 8
80134 Napoli Tel. 081 1812 6773  www.shazargallery.com – info@shazargallery.com

Press officer: Graziella Melania Geraci 3475999666 press@shazargallery.com

martedì 17 settembre 2019

Le Differenze culturali in mostra a Rossocinabro

Rossocinabro presenta dal 23 al 30 settembre 2019 la mostra collettiva "Differenze culturali" con gli artisti Misa Aihara,  Janice Alamanou, Toni Altenstrasser, Suzan Anan, Brian Avadka Colez, Marco Azario, Frank Briffa, Claracarat, Wendy Cohen, Benny De Grove, Cees Dert, Jochen Dreckmann, Onno Dröge,  Judy Filipich, Gustav Filipsons, Liora Ganor, Danny Johananoff, Marta Kisiliczyk, Judy Lange,  Rosana Largo Rodríguez , Isabela Lleo Castells, Gerlinde Marktl, Leena Meertanen, Betsie Miller-Kusz, Elvio Miressi, Mehdi Oveisi, Catherine Pennington Meyer, Irena Procházková, Daniela Rebecchi, Fábio Salun, Heidi Schütte-Kunz,  Andrea E. Sroka, SS, Petra Tiemann,  HowardArthur  Tweedie, Astrid Ufkes, Stéphane Vereecken, Vanessa Elaine, Menno Vos, Anna Weichert, Karl Wejming Lu.

La scelta del titolo per questa mostra è curiosamente interessante. Il concetto di differenze culturali nasce dall’idea di conoscenza personale e dalle differenze tra ognuno di noi. Partendo dal presupposto che il concetto di differenze culturali è una pura illusione, nella ricerca sull’identità culturale, si nota l'assurdità di cercare di descrivere lo spirito umano con semplici e brevi espressioni. Questi artisti hanno scoperto in modo entusiasmante di esprimersi invece attraverso l'arte. L'arte dà loro la libertà di scegliere la modalità per consegnare il loro messaggio. Solo rispetto all'unicità culturale di ogni essere umano possiamo scoprire risposte vere a domande fondamentali della nostra vita, vedere la verità attraverso altre persone, culture e persino su noi stessi. 

Speriamo che possiate incontrare le opere di questi affascinanti artisti e condividere le loro visioni sul futuro del rispetto alla nostra unicità culturale vista dietro le porte delle Differenze Culturali. Essi provengono da: Europa, USA, Giappone, Australia, Cina, Centro e Sud America, Canada

A cura di Cristina Madini


Cultural Difference
23 – 30 settembre 2019


Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma Italia
Tel 06 60658125

https://www.rossocinabro.com
rossocinabro@gmail.com


img guida è dell’artista olandese Astrid Ufkes 
titolo: Adventure giclée print on CAG with liquid gloss 80 x 80 cm

venerdì 13 settembre 2019

Marignana Arte presenta, dal 14 settembre al 9 novembre 2019, la mostra personale di Silvia Infranco dal titolo " Tempus defluit, imago latet (perché non voglio dimenticare)" a cura di Marina Dacci.

Lo spazio espositivo della project room accoglie ed enfatizza il processo di lavoro dell’artista in tutta la sua complessità e varietà espressiva per condurre il visitatore nel suo mondo fisico e mentale.

Su un grande tavolo sono esposte alcune fonti della sua ricerca e lavori preparatori - come un quaderno dei disegni e degli spolveri e varie polaroid - proposti con pari dignità delle opere finite. Alle pareti nuovi lavori su carta della serie Metaforme e alcune pitto/sculture di piccole dimensioni della serie Kenotipie/solidi e Asportazioni; due lavori tridimensionali della serie Melìa e Idroforìa sono depositati, come reperti, in una teca.

Si può definire il lavoro di Silvia Infranco un memoir, il ricordo di esperienze personali che prendono avvio dalle sue letture (soprattutto di testi classici di botanica e filosofia) e dalle sue lunghe passeggiate nella natura.

La sua ricerca si sostanzia nel tentativo di fermare il tempo in immagini prima che intervenga l’oblio ad offuscarle, ma al contempo esprime la necessità di un distacco perché il ricordo possa germogliare e continuare a crescere.

Il processo di realizzazione delle opere avanza per sedimentazioni progressive. Il ritmo temporale è dilatato: l’artista rispetta le regole della materia da cui origina e il bisogno di metabolizzare la sua esperienza. È un abitare il tempo in modo diverso, con delicatezza e con rispetto. L’opera porta in sé l’esperienza di un mondo fisico senza parole e, al contempo, la possibilità, per il corpo dell’artista al lavoro, di divenire esso stesso strumento depositario della memoria.

Silvia Infranco cerca l’istante perfetto per dare avvio alla sua opera che parte da uno sguardo su vividi dettagli, catturati con la fotografia e col disegno. I disegni stilizzati accolgono frammenti di visione e spesso vengono sovrapposti dando vita a nuove forme. Lo spolvero segue il disegno e diviene matrice per l’inizio del trattamento del supporto con pigmenti e ossidi naturali che sono stesi in uno o più passaggi e che l’artista sigilla successivamente con la cera.

Nelle sue sculture oggetti o elementi naturali, nucleo dell’opera, sono sottoposti al medesimo procedimento di stratificazione della materia impiegata (cera, bitume, pigmento) e, talvolta, alla sua parziale asportazione e incisione, in una eterna danza di addizione e sottrazione. 

L’inventario di forme primigenie viene rilasciato in immagini formalmente “liquide”, quasi indistinte: vere e proprie tracce di un lungo percorso di elaborazione al contempo fisico e mentale. Non a caso l’artista parla del suo lavoro come narrazione metamorfica che contiene una ritualità evolutiva e una testimonianza di entropia del ciclo della vita.


Silvia Infranco: Tempus defluit, imago latet (perché non voglio dimenticare)
a cura di Marina Dacci

Marignana Arte
Opening: 14 settembre, ore 18.00
14 settembre – 9 novembre 2019

Marignana Arte
Dorsoduro, 141 Rio Terà dei Catecumeni
30123, Venice – IT

Orari: martedì e mercoledì, 14.00 - 18.30; da giovedì a sabato, 11.00 - 13.30 / 14.00 - 18.30;
domenica e lunedì chiuso o su appuntamento

Fermate vaporetto: Salute - Linea 1, Spirito Santo - Linee 5.1 / 5.2 / 6

Tel.: +39 041 5227360
info@marignanaarte.it
www.marignanaarte.it 

lunedì 9 settembre 2019

Elena Hamerski. Duplex Natura alla Fondazione Dino Zoli

E' stata inaugurata giovedì 5 settembre, presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì (Viale Bologna, 288), la mostra " Elena Hamerski. Duplex Natura", nata dalla prima residenza d’artista promossa dalla Dino Zoli Textile come Premio Speciale ad Arteam Cup 2018.

Dopo i discorsi inaugurali di Nadia Stefanel (curatrice), Monica Zoli (socia della Dino Zoli Textile) ed Elena Hamerski (artista), i visitatori hanno potuto visionare l’opera " Duplex Natura - Cornus sanguinea", stampa floreale da disegno e ricamo su ciniglia 100% poliestere Dino Zoli Textile, realizzata dall’artista nel corso della residenza tenutasi da febbraio ad aprile 2019 nella sede aziendale.

Oltre al dittico "Duplex Natura - Cornus sanguinea", il percorso espositivo comprende il libro d’artista "Piante medicinali e velenose della flora italiana" e sei grandi opere facenti parte del progetto "Foresta nera", tutte realizzate con olio di lino, pastelli acquerellabili e carbone su carta. Sono inoltre presentati due lavori inediti che, stringendo ulteriormente il legame con il tessile, fanno uso di cartamodelli. Opere che, pur legandosi alla precedente produzione, costituiscono la genesi di un nuovo percorso, ancora incentrato sull’idea di doppio, ma evocando simbolicamente l’idea del corpo attraverso il gesto fisico della lotta e dell’abbraccio.

"Duplex Natura - Cornus sanguinea" è un doppio nel doppio. La natura disegnata dall’artista ha un significato ambivalente che le è intrinseco, in quanto rappresenta una pianta medicinale e velenosa della flora italiana, che può essere curativa o letale in base alla quantità somministrata. La proceduta di trasferimento del disegno sul tessuto, tramite la stampa e il successivo ricamo, hanno, inoltre, creato un doppio disegno della stessa pianta. Un doppio, quindi, nel contenuto, nel disegno (nella tecnica) e infine nella forma.

Nel corso della mostra, giovedì 26 settembre 2019, alle ore 18.30, si terrà una conversazione dedicata alla duplicità della natura e alla "Cornus Sanguinea", utilizzata in diversi preparati. Oltre all’artista, sarà presente Lucilla Satanassi di Remedia ( www.remediaerbe.it), azienda di Quarto di Sarsina (FC) che dal 1992 realizza preparati erboristici e cosmetici al servizio della natura. A chiusura dell’evento un aperitivo "green".

La personale è visitabile fino al 28 settembre 2019, da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com.






Chiara Serri
M. +39 348 7025100
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mercoledì 4 settembre 2019

The Venice Glass Week 2019

Sono più di 150 le realtà, per un totale di oltre 180 eventi, che  dal 7 al 15 settembre 2019 prenderanno parte a  The Venice Glass Week , il  festival internazionale dedicato all’arte del vetro, nato per celebrare la risorsa artistica e produttiva per cui la città lagunare è rinomata a livello globale, e giunto ora alla sua  terza edizione. 

Il programma della manifestazione, al via da  venerdì 6 settembre con l’opening del progetto espositivo  The Venice Glass Week Hub a Palazzo Loredan e Palazzo Franchetti, sarà composto dalle  iniziative più variegate e disseminate in tutto il territorio, che vede anche  Mestre tra i suoi centri nevralgici, insieme a  Venezia e Murano

Le iniziative – per la maggior parte a ingresso gratuito –  mostre, visite guidate, convegni, seminari,  premiazioni proiezioni, attività didattiche, gare podistiche tra le fornaci, feste, aperitivi e fornaci aperte avranno tutte come  tema principale il vetro artistico e si rivolgeranno a pubblici di tutte le età.

Per premiare l’impegno dei partecipanti al festival, il comitato organizzatore della “settimana del vetro” istituisce a partire da quest’anno un Premio intitolato Bonhams Prize for The Venice Glass Week. Il Premio è sponsorizzato dal Dipartimento di Arti Decorative del ‘900 e Design di New York di Bonhams, casa d’aste internazionale fondata a Londra nel 1793. Il vincitore verrà selezionato fra tutti i progetti e riceverà, nell’ambito di una cerimonia ufficiale di premiazione in programma mercoledì 11 settembre 2019 alle 17.30 a Palazzo Franchetti, un riconoscimento in denaro pari a 1.000,00 euro.

Tra gli appuntamenti principali del festival si segnalano la mostra  Thomas Stearns alla Venini, a cura di Marino Barovier a  LE STANZE DEL VETRO sull’isola di San Giorgio Maggiore, dedicata all’artista americano che tra il 1960 e il 1962 collaborò come guest designer con la vetreria Venini. 

A  Mestre invece, il Comune di Ve
nezia in collaborazione con il  Museo Storico del Bottone “Sandro Partesotti” di Padova propone un tema originale legato al mondo della moda e del costume, quello del  bottone in vetro. 

Dal 13 al 15 settembre l’isola di  Murano sarà infine teatro di  Murano Glass Weekend che ospiterà un ricco programma di eventi diffusi in tutta l’isola: dalle fornaci aperte, alle mostre, alle visite guidate, agli incontri, alle regate, alle attività ludico didattiche per grandi e piccini tra cui anche la gara podistica notturna  Bocca del Fuoco. Il festival si chiuderà il 15 settembre al Museo del vetro con un appuntamento musicale: Vocal Skyline.

The Venice Glass Week, dal 2018 tra i Grandi Eventi della regione del Veneto, è promossa dal Comune di Venezia e ideata da tre fra le principali istituzioni culturali veneziane che da anni lavorano sul tema – Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Giorgio Cini-
LE STANZE DEL VETRO, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – e dalla più importante realtà associativa di settore, il Consorzio Promovetro Murano, gestore del marchio della Regione del Veneto Vetro Artistico®Murano.


Informazioni:
Titolo: The Venice Glass Week
Date: 7 – 15 settembre 2019

Social:
Info per la stampa: info@casadorofungher.com