lunedì 30 dicembre 2019

Canova. I volti ideali in una mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Milano

La Galleria d’Arte Moderna di Milano sta presentando la mostra " Canova. I volti ideali", un prezioso percorso che per la prima volta ricostruisce nelle sue sale la genesi e l’evoluzione delle celebri “teste ideali”, il particolare e fortunato filone della sua opera dedicato alle molte e diverse declinazioni della bellezza femminile e realizzato all’apice della sua carriera.

Le opere in mostra provengono dai principali musei nazionali (Gallerie degli Uffizi di Firenze, Gipsoteca Canoviana di Possagno, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Correr di Venezia) e internazionali (Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, J. Paul Getty Museum di Los Angeles, Kimbell Art Museum di Fort Worth, Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona, Musée des Beaux Arts di Lione, Musée Fabre di Montpellier).

Negli ultimi dodici anni di attività, quando è lo scultore più famoso e più richiesto d’Europa, Antonio Canova si dedica a una serie di effigi femminili di personaggi ideali che ha immediata fortuna tra i contemporanei, sia tra la committenza che tra la critica dell’epoca.

Nel percorso espositivo è possibile vedere le diverse versioni dello stesso soggetto realizzate da Canova, su tutte la Vestale, realizzata in tre versioni e qui riunite per la prima volta.
Accanto alle opere del maestro del Neoclassicismo sono anche proposti preziosi confronti con opere che vanno dall’antichità ai nostri giorni, che da un lato indicano i modelli da cui lo scultore prese spunto, dall’altro evidenziano il valore universale della sua arte. Tra questi, si segnalano le sculture antiche della collezione Farnese (viste da Canova a Napoli), gli affreschi del Quattrocento toscano, le opere realizzate dagli scultori che seguirono il classicismo del maestro nell’Ottocento (come Raffaele Monti o Pompeo Marchesi) ma anche l’arte del Novecento e la scultura di Adolfo Wildt e Giulio Paolini.

La mostra è accompagnata da un programma di concerti, di attività didattiche e di visite, organizzato dal museo.

L’esposizione è curata da Omar Cucciniello e Paola Zatti. Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Galleria d’Arte Moderna di Milano e dalla casa editrice Electa, la mostra racconta la storia di questo genere attraverso 37 opere di cui 24 di Canova. Tra queste, 5 sculture mai esposte in Italia prima d’ora, come l’erma di Corinna e la Musa del 1817.


Fino al 15 marzo 2020
www.gam-milano.com



lunedì 23 dicembre 2019

Succede Dietro ai Monti di Luca Caimmi

Succede Dietro ai Monti, personale di Luca Caimmi a cura di Milena Becci, è il proseguo di un percorso e di uno studio approfondito e soggettivo sul paesaggio circostante la Casa iniziato ormai un anno fa a seguito di una residenza a cui parteciparono alcuni artisti interessati a dipingere en plein air, accolti dal territorio marchigiano. 

Tutto iniziò a Montesecco, piccola frazione del Comune di Pergola, preziosissimo angolo da cui è possibile godere di uno straordinario panorama, ed è proprio lì che Luca Caimmi torna per realizzare il suo progetto a Casa Sponge. 

Il cammino, che nel suo andare ha visto ritmare più tappe che si ricollegano tutte alla stessa tematica del paesaggio, continua con un artista marchigiano, nato a Fano (PU), la cui ricerca si focalizza in particolare sul disegno e l’illustrazione, oltre che sulla pittura e la ceramica, da sempre con grande attenzione verso la natura che ci circonda e che spesso attornia i soggetti da lui realizzati. Il focus nei confronti dell’ambiente e dei numerosissimi elementi che lo compongono non è quindi a lui estraneo e spesso il suo occhio si trova a dare a questi l’attenzione che essi meritano. La sensazione che hai quando vai a Montesecco è che sei lì per sfruttare la sua posizione panoramica, quindi per osservare tutto intorno e, nel mio caso, essere attirato dalle montagne immaginando cosa possa succedere dietro a quei monti o in quel paesaggio lontano scrive Caimmi subito dopo la sua prima giornata passata in paese. 

Da qui l’idea del titolo, un’attrazione e una curiosità che porta a voler capire cosa Succede Dietro ai Monti. 

Una prima ripresa con la fotocamera è sintomo di una volontà di imprimere le immagini sullo schermo e comprendere cosa, di primo acchito, attira lo sguardo che, singolo o collettivo, viene attivato ed attirato dai monti. Saranno poi il disegno e la pittura a rielaborare un’immagine naturale che andrà a prendere il suo posto nelle pareti di Casa Sponge per riportare all’interno ciò che ha la sua preponderante presenza all’esterno. 

La modalità è decisamente decisione presa dall’artista che inizia il suo percorso all’aperto per spostarlo poi nello spazio domestico. I pochi abitanti del borgo accoglieranno nuovamente l’arte per donare ad essa ciò che li circonda da sempre e ciò che anche loro hanno la curiosità di immaginare mirando da lontano. La distanza diviene vicinanza che aiuta a comprendere ciò che accade dietro a quelle alture. 

La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio su prenotazione. (339 4918011 spongecomunicazione@gmail.com). 


Luca Caimmi (Fano nel 1978) vive e lavora a Pesaro. Frequenta la sezione di disegno animato alla scuola del Libro di Urbino successivamente si diploma in pittura all' Accademia di Belle Arti, sempre di Urbino. Ottiene importanti riconoscimenti nel fumetto e nell'illustrazione, come il premio Andrea Pazienza e la selezione a Bologna Illustrator Exhibition of Children' s Books, nel 1998 e 1999. Alterna l 'attività editoriale a quella artistica realizzando disegni, illustrazioni e opere in ceramica. Nel 2009 per il progetto Osservatorio #1 due cicli di suoi lavori sono presentati alla Basilica Palladiana di Vicenza, partecipa alla “Biennale dei giovani artisti d’ Europa e del Mediterraneo”, nel 2011 partecipa alla 54a Biennale Internazionale d’ Arte di Venezia nel “Padiglione Accademie”. Collabora con le gallerie D406 di Modena, Nuages di Milano e Gallerie Du Palace di Parigi. Tra le sue recenti personali si ricordano: 2019 “ Guardiani notturni”, Marmo Galleria/Libreria d' arte, Forlì - 2018 “Le avventure di Pinocchio”, Galleria Mirabilia , Bologna – Nel 2017 “I Palombari” Galerie du Palace, Paris. La sua ultima pubblicazione è: “Le avventure di Pinocchio” testo di Carlo Collodi - illustrazioni di Luca Caimmi, Edioni Orecchio Acerbo, Roma 2018.

mercoledì 18 dicembre 2019

Il colore della fantasia di Giancarlo Montuschi

Dal 21 dicembre al 19 gennaio 2020 la Sala Pieve del Museo della Fraternita dei Laici di Piazza Grande, ad Arezzo, ospita “Il colore della fantasia”, mostra di pittura di Giancarlo Montuschi a cura di Marco Botti.
L’inaugurazione ufficiale con un brindisi offerto da Tenute di Fraternita si terrà Sabato 21 dicembre, alle ore 16,30. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, dalle 10,30 alle 18.

L’apertura della personale sarà l’occasione per presentare anche il volume “Giancarlo Montuschi – Fiction Painting” e il video realizzato per la serie “Praline. Prelibatezze dal mondo dell’arte” di Sergio Mandelli. Ospite la critica Francesca Bogliolo, che dialogherà con Marco Botti sull’arte del pittore romagnolo.


LA MOSTRA
Protagonista della mostra di Natale, nella Sala Pieve della Fraternita dei Laici, è l’universo colorato e fantastico di Giancarlo Montuschi, artista pop tra i più conosciuti e amati in Italia.

In esposizione una ventina di opere tratte da serie fortunate come “Future in the Past”, “Superheroes” e “The magicians” in cui le passioni dell’artista faentino – fumetto e fantascienza – vengono alla ribalta come non mai.

I personaggi iconici delle tele, in gran parte provenienti dalla cultura anglosassone del secolo scorso, vanno a comporre una sorta di pantheon contemporaneo e intergenerazionale inserito in ambientazioni ibride, che a volte rimandano alla psichedelia degli anni Sessanta con le sue cromie accese, in alcuni casi recuperano ambientazioni immaginarie di primo Novecento, altre volte ancora raffigurano lo straordinario pianeta idilliaco montuschiano, popolato dalle celebri figure blu legate alle sfere superiori e alla spiritualità. 

L’arte di Montuschi è una fusione di alchimia e pop art unica, da cui prendono vita combinazioni di simboli intelligibili o da decifrare. Sogno, nostalgia, mistero e fantasia convivono e si alimentano a vicenda in un percorso pittorico visionario, che vale la pena di percorrere e scoprire.       



lunedì 16 dicembre 2019

L'Arte Contemporanea di Banca di Bologna da oggi sul web

Banca di Bologna Contemporary è il progetto per l'arte di Banca di Bologna che ora trova spazio anche sul web attraverso il nuovo sito internet dedicato contemporary.bancadibologna.it, on line dal 16 dicembre.

Il portale raccoglie le mostre e progetti che Banca di Bologna ha realizzato a partire dal 2016, nell'ambito di ART CITY Bologna e in occasione di Arte Fiera, nell’omonimo Salone di Palazzo De’ Toschi, a cura di Simone Menegoi: dalla collettiva La Camera – Sulla materialità della fotografia (2016) fino alle personali di Peter Buggenhout (2017), Erin Shirreff (2018) e Geert Goiris (2019). A queste mostre si sono affiancati, negli ultimi due anni, progetti site specific di artisti italiani nella vetrina della Sede Generale della Banca in piazza Galvani: Elia Cantori nel 2018 e Matteo Fato nel 2019.

Banca di Bologna proseguirà la sua proposta espositiva presentando tra i Main project di ART CITY Bologna 2020 in occasione di Arte Fiera una mostra di pittura contemporanea, con tredici artisti internazionali: Le realtà ordinarie, a cura di Davide Ferri (Palazzo De' Toschi, 21 gennaio-23 febbraio) e la personale In the light of di Margherita Moscardini (Direzione Generale di Banca di Bologna, 21 gennaio-21 febbraio).

Buona navigazione!



sabato 14 dicembre 2019

Forme e colori di fine anno al Circolo degli Artisti Casa di Dante

Sabato 14 dicembre presso il 'Circolo degli Artisti Casa di Dante - Società delle Belle Arti' si inaugura la mostra collettiva " Forme e colori di fine anno" dove i soci artisti espongono i loro ultimi lavori, un momento di socialità e di confronto delle proprie esperienze.

Curata da Franco Margari, la mostra, che riceve il patrocinio del Comune di Firenze, verrà inaugurata questo pomeriggio alle ore 17:00 e potrà essere visitata fino al 9 gennaio 2020.


CIRCOLO DEGLI ARTISTI CASA DI DANTE – SOCIETA’ DELLE BELLE ARTI
Firenze, Via Santa Margherita, 1, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì alla domenica 10-12 e 16-19

martedì 10 dicembre 2019

Valérie Buffetaud - Paysages atmosphériques

Giovedì 12 Dicembre 2019, Galleria Immaginaria, inaugura una mostra dedicata a Valérie Buffetaud, pittrice e incisore francese legata al mondo della scultura, della fotografia, sfociando nella performance.

La conoscenza della materia e del disegno ha portato l’artista a sviluppare nelle sue opere il tema della natura e del paesaggio, attraverso la ricerca di materiali complessi e l’uso intenso del colore.  Pigmenti puri che raccoglie dalla natura mediterranea, dai bagliori, dai tramonti in un genere pittorico che richiama quei paesaggi atmosferici tipici di grandi precursori come Turner e Kaspar David Friederich.

La mostra è un modo per riscoprire l’immaginario dell’artista, attraverso paesaggi astratti e cartografie, che si riconfigurano nella lavorazione della materia racchiusa nello spazio circoscritto della tela.



Valérie Buffetaud - Paysages atmosphériques

in mostra
12 dicembre 2019 - 7 gennaio 2020

inaugura
giovedì 12 dicembre 2019 ore 18.00

Galleria Immaginaria
Via Guelfa n. 22 a/r – Firenze
Telefono +39 055 2654093
www.galleriaimmaginaria.com

lunedì 2 dicembre 2019

Le idee sono forme di vita alla galleria Rossocinabro

Dal 10 al 31 dicembre 2019 Rossocinabro presenta la mostra collettiva " Le idee sono forme di vita" degli artisti Florie Adda,  Janice Alamanou,   Brian Avadka Colez,  Izabela Bierylo,  Frank Briffa, Udi Cassirer, Wendy Cohen, Benny De Grove, Cees Dert,  Onno Dröge,  Judy Filipich,   Stephan Fischnaller, Heidi Kaas,  Kinga Lapot-Dzierwa, Rosana Largo Rodríguez,  Greta Lorimer, Candelaria Magliano, Yellena Mazin, Elise Mendelle,  Bianca Neagu, Mehdi Oveisi, Ann Palmer, Ludwika Pilat, Sal Ponce Enrile,  Irena Procházková,  Daniela Rapisarda, Anna Reber, Joakim Sederholm,  Merja Simberg, Christine Stettner, Taka & Megu, Petra Tiemann, HowardArthur Tweedie,  Astrid Ufkes,  Vanessa Elaine, Stéphane Vereecken, Diana Wahlborg,  Anna Weichert, Mike Yang e Xingzi.

" L’arte è una delle forme principali che contraddistinguono l’intelligenza umana. Essa accompagna la nostra esistenza ed è praticamente da sempre una necessità che arriva dal nostro mondo interiore. Cercare di capire cosa muove l’animo di un artista verso la creazione di un’opera d’arte, quasi come una specie di miracolo divino, non è semplice.

Una cosa è certa, quando un’idea inizia a farsi strada, invia segnali fisici ed emozionali riconoscibili come ispirazione. Quasi fosse una forma di vita energetica e incorporea che interagisce con chi vuole lavorare con lei. Le idee sono una forza creativa, sono qualcosa di soprannaturale, mistico, inspiegabile, surreale, divino, trascendente che dona all’uomo un’esistenza incantata, interessante e appassionata."  - Cristina Madini


Le idee sono forme di vita

Rossocinabro 
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma
Tel 06 60658125

visitabile da lun a ven 11:00 – 19:00
rossocinabro@gmail.com
visit: rossocinabro.com




martedì 26 novembre 2019

Nicoletta Moncalieri, Enigmi e voluttà

Nozze d’argento tra BFMR & Partners e l’arte contemporanea. Venerdì 6 dicembre, presso lo studio di Dottori Commercialisti e Revisori Legali con sede in Piazza Vallisneri 4 a Reggio Emilia, sarà inaugurata la venticinquesima mostra, dedicata all’artista modenese Nicoletta Moncalieri.

In tredici anni di attività, BFMR & Partners ha promosso venticinque esposizioni di pittura e di fotografia, confermando il proprio impegno a sostegno dell’arte e della cultura in città, anche attraverso la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali, incluse le ultime dieci edizioni di "Fotografia Europea".

Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra di Nicoletta Moncalieri, intitolata " Enigmi e voluttà", comprende una cospicua selezione di opere a collage, una tecnica che l’artista ha fatto propria a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, attraverso lo studio dei maestri, cui ha fatto seguito una personale rielaborazione.

«Nicoletta Moncalieri - scrive il curatore - ha da subito scelto di cimentarsi con il collage, una tecnica che esige sapienza dei rapporti tra immagine, parola scritta e lettere dell’alfabeto, assieme a profonda cultura artistica e letteraria, come dimostra la storia gloriosa di questa modalità espressiva, a partire da Picasso, Braque e Gris, fino a Schwitters, Magnelli, Kolar e Spoerri. La Moncalieri associa frammenti di lettere e di scritti perdutisi nello scorrere del tempo e immagini di animali, di fiori, di donne, tratte da antiche stampe e libri di animali e da erbari, e dall’infinita storia dell’arte. Attraverso questi accostamenti, questi muti dialoghi, Nicoletta mette in rapporto parole, lettere, animali, fiori, piante (spesso dimenticate, come l’erba saetta) e donne, nei due cicli recenti di "Voluptas" e di "Sfogliature", oppure rivisita "Alice nel paese delle meraviglie" con la "lepre marzolina" o il "leprotto bisestile", o evoca il cane triste e pensoso, intriso di una dolente dignità, che Piero di Cosimo ha raffigurato ne "La morte di Procri". I collage di Nicoletta - nei quali nulla è affidato alla casualità, ma tutto è regolato da equilibri e da lampi di svelamento di qualche ignota intuizione -, sono uno scrigno di infiniti enigmi, forieri di rivelazioni che è affascinante inseguire, anche se spesso ambiguità e misteri persistono, come la vita ogni giorno c’insegna».

In occasione del vernissage su invito, previsto per venerdì 6 dicembre a partire dalle ore 19.00, sarà visitabile l’anteprima della mostra, aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00, chiuso sabato, domenica e festivi. Per informazioni: tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it.

Nicoletta Moncalieri è nata nel 1944 a Modena, dove vive e lavora. La sua formazione ha luogo, in anni di particolare fervore, all’Istituto d’Arte Adolfo Venturi della città natale. Dopo la mostra d’esordio, allestita nel 1978 presso la Rocca di Vignola, con presentazione in catalogo di Corrado Costa, ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive. Tra le mostre principali si segnalano: "Artist’s Atelier, Real Time Exibition no.22" (Mostra in rete e videoproiezione presso Casa di Giorgione, Castelfranco Veneto, 1996, a cura di Franco Vaccari), "Il sognatore sognato, 50 monumenti per Corrado Costa" (Civici Musei, Reggio Emilia, 2000, a cura di Renato Barilli), "Animalia" (Galleria S. Salvatore, Modena, 2002, a cura di Walter Guadagnini), "Tempo, materia, racconto" (Museo Civico, Modena, 2003, a cura di Luciano Rivi), "Libri & libri, collages" (Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, Modena, 2011, a cura di Sandro Parmiggiani), "La collezione della Galleria civica di Modena: fotografie e disegni dalle raccolte" (Palazzo Santa Margherita, Modena, 2011, a cura di Marco Pierini), "Spettacolo privato" (Galleria 8,75 Artecontemporanea, Reggio Emilia, 2012), "Nicoletta Moncalieri. Sfogliature" (Orto Botanico, Serra Ducale, Modena, 2013, a cura di Mario Bertoni, in occasione del Festival Filosofia), "Raccolta del disegno. Selezione di opere di artisti modenesi del ‘900" (Palazzo Santa Margherita, Modena, 2015), "Arte su carte" (Laboratorio d’Arte Grafica Gatti, Modena, 2015), "Il tempo dell’arte. Artisti di oggi per capolavori di ieri" (Galleria Estense, Modena, 2015), "Il corpo disumano" (Musei Civici, Modena, 2017), "...E fu terremoto. La nascita, la morte e la resurrezione del figlio di Dio tra sacro e profano" (Ex refettorio monastico, San Benedetto Po, Mantova, 2018; Stadtgarten, Weingarten, Germania, 2019, a cura di Vittorio Erlindo), "Eva è l’altra metà dell’arte?" (Galleria ArteSì, Modena, 2019). Hanno scritto di lei, tra gli altri, Giuseppe Bernardoni, Mario Bertoni, Paolo Donini, Michele Fuoco, Walter Guadagnini, Sandro Parmiggiani, Luciano Rivi, Federico Teodoro, Franco Vaccari.

BFMR & Partners è uno studio di Dottori Commercialisti e Revisori Legali fondato nel 2007 da Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio. Accanto all’attività professionale, sostiene da anni l’arte e la cultura attraverso la promozione di esposizioni dedicate ad artisti e fotografi (Daniele Vezzani, Carlo Mastronardi, Nani Tedeschi, Angelo Davoli, Nadia Rosati, Wal, Toni Contiero, Riccardo Varini, Richard B. Datre, Giuliano Della Casa, Marco Paoli, Carlo Ferrari, Luca Gilli, Corrado Tagliati, Stanislao Farri, Carlo Vannini, Domenico Grenci, Ermanno Foroni, Alessandra Binini, Giuseppe Maria Codazzi, Fausto De Nisco, Andrea Samaritani, Sergio Zanni, Luigi Menozzi) e la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali (Attività di Palazzo Magnani 2009 e 2010, "Fotografia Europea" 2010-2019).


Nicoletta Moncalieri, Enigmi e voluttà
A cura di Sandro Parmiggiani
BFMR & Partners, Reggio Emilia
6 dicembre 2019 - 10 aprile 2020
Inaugurazione: venerdì 6 dicembre, ore 19.00

Segnalato da Chiara Serri
M. +39 348 7025100
chiara.serri@csart.it 

CSArt - Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano, 54
42121 Reggio Emilia
T. +39 0522 1715142
info@csart.it 
www.csart.it 




domenica 24 novembre 2019

Le " Dimensioni infinite" di Michelangelo Penso in mostra al CAMeC della Spezia

Le " Dimensioni infinite" di Michelangelo Penso in mostra, dal 30 novembre al 22 marzo 2020, al CAMeC della Spezia. Con la personale dedicata all’artista veneziano, il Centro Arte Moderna e Contemporanea riprende, con un progetto inedito, una sua fondamentale mission: accogliere, segnalare e studiare le principali espressioni artistiche del presente.

Nell’occasione questo obiettivo è perseguito attivando una collaborazione con l’ Università degli Studi di Genova - nello specifico con il DIRAAS, Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo e con l’AdAC, Archivio d’Arte Contemporanea - che ha proposto Michelangelo Penso come rappresentante delle esperienze artistiche condotte negli anni Novanta, nell’ambito di un corso monografico dedicato all’ultima decade del secolo scorso. La sua ricerca sarà inoltre indagata attraverso un workshop rivolto agli studenti dell’ateneo genovese che si terrà presso la sede del CAMeC nel corso della mostra.

Curata da Leo Lecci, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Genova, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 29 novembre alle ore 18.00. Saranno presenti l’artista, il curatore e i rappresentanti delle Istituzioni.

Michelangelo Penso (Venezia, 1964), che da diversi anni lavora a livello internazionale indagando le possibili connessioni tra ricerca scientifica e artistica, alla Spezia presenta un progetto espositivo concepito e realizzato appositamente per il museo e i suoi spazi. 

Nelle sale del primo piano del CAMeC saranno infatti allestite tre grandi installazioni accompagnate da diverse opere a parete che ne attestano la lunga ed elaborata genesi; installazioni pensate per dare forma plastica e visibile a dimensioni infinite, ossia a quei mondi poco conosciuti, esplorati quasi esclusivamente nell’ambito della ricerca scientifica: l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. 

"Cronòtopo", concepita all’inizio del 2019 e qui presentata in un nuovo allestimento, è un’istallazione a pavimento che configura, attraverso un algoritmo, l’assetto dei pianeti del sistema solare, riproducendo le frequenze da essi generate. "Pelagibacter" (2019) e "Roseobacter" (2019) sono installazioni site e contest specific, create cioè appositamente per gli spazi del CAMeC e ispirate allo studio scientifico dei batteri marini: grandi strutture, costituite da cinghie industriali sospese nello spazio del museo creano forme, in scala 20.000.000:1, ispirate a microrganismi scoperti la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, fondamentali per stabilizzare la temperatura del nostro pianeta.

Michelangelo Penso si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida di uno dei più importanti maestri del Novecento, Emilio Vedova, alla cui opera grafica il CAMeC ha dedicato una recente esposizione. Questa nuova mostra rappresenta così un ideale ponte tra passato e presente (l’allievo che espone negli stessi spazi del maestro), ma anche tra presente e futuro, considerando quanto il lavoro di Penso sia strettamente legato all’impatto che le scoperte scientifiche hanno e avranno sulla nostra esistenza, oggi e domani

Michelangelo Penso sviluppa un nuovo concetto di scultura, usando materiali di origine industriale e lavorando in uno spazio compreso tra arte e scienza. Dal 1981 le sue installazioni sono state esposte in molti spazi privati e istituzionali, tra cui il MACRO di Roma (2019), la Reggia di Caserta (2018) e i Musei Civici di Bassano (2018). Tra le principali mostre si segnalano, inoltre, "Exposition au Palais de Tokyo" (Parigi, 2016), "Nutrimentum" (Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona, 2015), "Circuito genetico RSBP" (Palazzo Fortuny, Venezia, Italia, 2011), "Nuit Blanche - Dazibao d’images", installazione per l’Università Pierre et Marie Curie (Francia, 2004), XLV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, "Punti cardinali dell’arte" (Venezia, 1993).

L’esposizione sarà visitabile fino al 22 marzo 2020, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00 (chiuso il lunedì, Natale, Capodanno). Ingresso intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50. Per informazioni: tel. +39 0187 727530, camec@comune.sp.it, http://camec.museilaspezia.it.




Segnalato da Chiara Serri
M. +39 348 7025100
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CSArt - Comunicazione per l'Arte
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martedì 19 novembre 2019

Oceano mare - omaggio ad Alessandro Baricco

"Oceano mare - omaggio ad Alessandro Baricco" è il nome della prima mostra della stagione espositiva di Galleria SpazioCima, sita in via Ombrone 9, Roma, che inaugurerà martedì 19 novembre (vernissage ore 18:30) e proseguirà sino a venerdì 20 dicembre. La mostra, curata da Irene Niosi e organizzata da Roberta Cima, è a ingresso libero, da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19. 

Circa venti le opere in esposizione, prevalentemente acrilici su tela, di vari formati. Una parte dell'incasso, in caso di vendita delle opere in mostra, sarà devoluto a La Piccola Famiglia Onlus, associazione di volontariato nel campo dell’assistenza sociale. 

LE OPERE IN MOSTRA - Chiara Montenero ha scelto, nei primi anni della sua ricerca artistica, il quadrato come filo conduttore delle sue opere in quanto simbolo della terra, dell’universo creato, del reale. Il suo percorso, però, oggi la sta portando verso un'altra strada. 

"In questa personale - spiega Chiara Montenero - per la prima volta utilizzo il cerchio in quanto l’Oceano è, a parer mio, l’Eterno e il Sublime. Baricco è uno dei miei autori preferiti perché, pur essendo un romanziere, la sua prosa visionaria è pura poesia. Ad ogni modo Cerchio e Quadrato esprimono un totale, ma il quadrato serve anche ad esprimere un’idea di limite. Il Cerchio e il Quadrato rappresentano i due aspetti fondamentali di Dio: l’unità è la manifestazione divina. Il Cerchio esprime il celeste, il Quadrato il terrestre, non in quanto opposto al celeste ma in quanto creato". 

Le immagini narrate da Alessandro Baricco nel suo romanzo costituiscono il punto di partenza per il suo processo creativo. Si ispira al suo mondo onirico affollato da personaggi estremamente surreali. Vi si immerge e lascia andare il pennello. 

"I quadri si presentano nella loro disarmante spontaneità - spiega Irene Niosi - dove lo schema compositivo è ricco di elementi pittorici e materici che a volte esplodono nei colori, altre, come nelle tele monocromatiche, si nutrono di dettagli accurati . Cosi è fatto l’ atto della creazione che azzera l’inquietudine e il turbinio delle emozioni sempre in agguato in Chiara, per restituirci una calma, una serenità apparente. Fuor da ogni retorica, Chiara nel suo smarrimento creativo coglie il senso profondo del mare come contenitore di tutto quello che c’è dentro di buono e di cattivo".

DUE SPETTACOLI TEATRALI - In occasione della mostra si terranno inoltre due spettacoli teatrali che racconteranno il mare e le sue storie, narrate tra le tele della pittrice. 

"Di porpora il mare" andrà in scena domenica 24 novembre, alle ore 17:30 e alle ore 20:00, con la regia di Marianna di Pinto e Gabriella Graziani, con le ragazze e i ragazzi dei Cantieri Teatrali. 

Per "Novecento color mare", invece, l'appuntamento è per domenica 8 dicembre, alle ore 17:30 e alle ore 20:00, con la regia di Gabriella Graziani. Con Margherita Allevi, Gemma Costa, Melita D'Uffizi, Alessandro Grilli, Michele Grilli, Ethan Petrosino e con le ragazze e i ragazzi dei Cantieri Teatrali. 


Chiara Montenero – Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, giornalista, ha collaborato con importanti testate giornalistiche quali Cahiers d’Art, Il Giornale, La Stampa, Il Tempo, Mercedes Magazine, Investire. Nel 1996 la Marsilio Editori ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Angeli in Ascensore, con l’introduzione di Alberto Bevilacqua. Nel 2009 la Casa Editrice Kimerik ha pubblicato la sua seconda raccolta di versi, Fragilità Indistruttibili. Nel 2010 la Lithos Editrice ha pubblicato il suo saggio, Ambivalenze - Ritratto di Arnold Wesker dalla A alla W, pubblicato nel 2012 nel Regno Unito dalla Oberon Books. E’ autrice di soggetto e sceneggiatura del cortometraggio Noiseless Hotel, premiato nel 2007 al Festival del Cinema di Napoli e a quello di Reggio Calabria. Nel 2013 la casa editrice Kimerik ha pubblicato la sua raccolta di poesie haiku Oltre l’Altrove. Nel 2017 la casa editrice Kimerik ha pubblicato La sua raccolta di favole e racconti Raccontamenti. Ha iniziato a dipingere nel 2012. Ha partecipato ad alcune collettive a Todi, Montefalco, Hammamet; le personali a Otranto, Lecce, Spoleto, Hammamet, Tunisi e Roma.





giovedì 14 novembre 2019

Da Bertelli a Guidi – Vent’anni di mostre dell’Associazione Bologna per le Arti

L’Associazione Bologna per le Arti celebra i vent’anni di attività con una grande mostra a Palazzo d’Accursio, “Da Bertelli a Guidi – Vent’anni di mostre dell’Associazione Bologna per le Arti”, che inaugurerà sabato 7 dicembre alle ore 18.00 presso la Sala Ercole (Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna). 

La mostra, a cura di Stella Ingino e Giuseppe Mancini, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Città Metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, presenterà un consistente corpus di opere di quindici artisti, a cui sono state dedicate le esposizioni monografiche nel corso di questi vent’anni. Un’occasione imperdibile per ripercorrere visivamente le declinazioni dell’arte bolognese di fine Ottocento e inizio Novecento attraverso le opere di Luigi BertelliLuigi BusiGiovanni Paolo BediniRaffaele FaccioliCoriolano VighiMario de MariaAlessandro ScorzoniFabio FabbiFlavio BertelliCarlo CorsiAlfredo ProttiGuglielmo PizziraniGiovanni RomagnoliGiulio Fiori e Ugo Guidi.

Il Presidente Gianarturo Borsari dichiara: “Questa mostra vuole rappresentare l'incanto e la poesia della bellezza, la quale è una forma del genio, anzi mi permetto di dire più alta del genio perché non necessita di alcuna spiegazione. La collettiva celebra il ventennale dell’associazione esponendo quattro opere per ciascuno dei suoi quindici artisti, opere da cui trasuda quella bellezza che vorremmo fosse sempre più apprezzata, capita e propugnata. Onore all’Associazione Bologna per le Arti e soprattutto a coloro che in questi venti anni hanno dato il loro prezioso contributo a far sì che la città di Bologna potesse celebrare questi suoi grandi artisti”.

Saranno inoltre esposte le onorificenze ricevute dal Presidente della Repubblica per le mostre “Mario di Maria (Marius Pictor). Il pittore delle lune” e “Giovanni Romagnoli. L’eterna giovinezza del colore” e per l’occasione sarà pubblicato un ampio catalogo delle opere corredato da testi critici.
Nella serata inaugurale, e nei trenta giorni successivi, sarà predisposto uno speciale annullo postale per celebrare il ventennale dell’Associazione Bologna per le Arti.

Dal 1999 l’Associazione promuove mostre di alto livello culturale dedicate ad artisti bolognesi tra Ottocento e Novecento, oltre all'organizzazione di conferenze e alla pubblicazione di cataloghi monografici che costituiscono una piccola enciclopedia d’arte.

Nel corso dell’esposizione, precisamente il 30 gennaio6 e 13 febbraio, si terrà la decima edizione dei Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue sfaccettature tenute da studiosi e personalità del panorama culturale della città. Gli appuntamenti si terranno presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio.

La mostra sarà aperta al pubblico dall’8 dicembre al 16 febbraio e si potrà visitare gratuitamente martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 e venerdì dalle 15.00 alle 18.30 (lunedì chiuso).


Bologna per le Arti è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 1999 per fornire un servizio diretto alla conoscenza e alla divulgazione delle arti figurative con specifico riferimento ai periodi dell’Ottocento e del Novecento. A tal fine, l’associazione si propone di organizzare mostre, conferenze e pubblicazioni finalizzate alla valorizzazione della tradizione artistico-culturale del territorio bolognese. Bologna per le Arti realizza i propri progetti collaborando con enti, associazioni e istituzioni di natura pubblica e privata. Dal 2010 realizza le proprie mostre annuali (circa 250mila visitatori) presso Palazzo d’Accursio in collaborazione con il Comune di Bologna, sempre corredate dal ciclo di incontri «Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio» grazie alla partecipazione dei maggiori professionisti della cultura in città e nel Paese.


Da Bertelli a Guidi
Vent'anni di mostre dell'Associazione Bologna per le Arti
A cura di Stella Ingino e Giuseppe Mancini
Mostra promossa da Associazione Bologna per le Arti

Con il patrocinio di







Palazzo d'Accursio, Bologna
8 dicembre 2019 – 16 febbraio 2020

Inaugurazione
sabato 7 dicembre, ore 18.00

Orari

martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 e venerdì dalle 15.00 alle 18.30 (lunedì chiuso).


Ingresso gratuito

Per informazioni:
info@bolognaperlearti.it
www.bolognaperlearti.it

Ufficio stampa
Sara Zolla | T. 346 8457982
press1@bolognaperlearti.it


Immagine di apertura: 

Alfredo Protti, Il sonnellino, 1912, olio su tela, cm 99x71, collezione privata. © Simone Nocetti





martedì 12 novembre 2019

OfficinARS - Tra Naufragi e Voli

L’Associazione Villa Sistemi Reggiana presenta, dal 23 novembre al 21 dicembre 2019, presso la sede di Sistemi Reggio Emilia (via Montagnani Marelli 18, Gavassa), " OfficinARS - Tra Naufragi e Voli", esposizione collettiva con opere di Alessandra Calò, Giacomo Modolo, Silvia Paci, Ersilia Sarrecchia, Angela Viola, vincitori dell’omonimo concorso. L’inaugurazione si terrà sabato 23 novembre alle ore 17.00.

Giunto alla quinta edizione, il Premio OfficinARS trae spunto dalla storia dell’edificio che lo ospita - scuola ottocentesca rivolta a giovani bisognose - per promuovere i giovani artisti che operano sul territorio nazionale. L’attività di Villa Sistemi Reggiana tende inoltre a stabilire un legame tra arte e solidarietà, sostenendo un’associazione che gestisce un orfanotrofio a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.

La mostra "OfficinARS - Tra Naufragi e Voli" è l’esito di un concorso ad accesso gratuito al quale hanno partecipato artisti di età compresa tra i 20 e i 45 anni. Una giuria professionale, composta da Francesca Baboni (critico d’arte, curatrice), Daniele De Luigi (curatore di fotografia e arte contemporanea) e Francesco Criscuolo (Villa Sistemi Reggiana), ha selezionato i cinque vincitori, le cui opere saranno inserite nel catalogo annuale di Villa Sistemi Reggiana, pubblicato per la prima volta da Vanillaedizioni.

Criterio di valutazione, oltre alla qualità della ricerca, è stata l’aderenza al tema "Tra Naufragi e Voi". «La fantasia - spiega infatti Maria-Teresa Crispo, Presidente di Villa Sistemi Reggiana - è un porto cui approda l’animo umano per travalicare il contingente, per oltrepassare la realtà, per prefigurare orizzonti ignoti e invalicabili. Un universo parallelo, metafisico, immateriale, ma che acquista criteri di necessità, ai fini della stessa sopravvivenza. Non un traguardo, né una meta, ma uno spazio senza confini né limiti, ove arrendersi ad un flusso di coscienza senza vincoli e senza freni. Di per sé la fantasia schiude le porte all’immaginazione, al sogno e in quanto tale non preclude la possibilità di un fine, che non abbia fine…». 

«La scelta delle opere - spiegano i giurati - non è stata semplice poiché la qualità era veramente elevata. Abbiamo cercato di diversificare gli ambiti pur mantenendo degli elementi di raccordo legati anche all’interpretazione della tematica che spazia dall’infinito leopardiano ai voli pindarici. Abbiamo scelto pittori come Silvia Paci che gioca con l’ambiguità di una fantasia che può diventare inquietante, Giacomo Modolo che ha trattato il tema legandolo ai frammenti di memoria collettiva in riferimento al dato naturale ed Ersilia Sarrecchia che con un segno nitido e tagliente racconta le molteplici sfaccettature del femminile. Per quanto riguarda la fotografia e l’installazione, ben si legano insieme il lavoro di Alessandra Calò con un corpo che diventa una mappa da scoprire e l’identità familiare controversa di Angela Viola, che si muove su pesi esistenziali e legami difficili». 

Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia e la collaborazione del Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi (LU); media partner Espoarte. La sede di Sistemi Reggio Emilia è accessibile da lunedì a venerdì con orario 9.00-18.00. Ingresso libero.



Per informazioni: tel. 0522 272405, info@villasistemireggiana.it, 
www.villasistemireggiana.it, www.facebook.com/villasistemireggiana




Segnalato da Chiara Serri
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venerdì 8 novembre 2019

Apertures a Fondamenta gallery

Il percorso di indagine sul rapporto tra artisti e materia continua con una mostra riepilogativa a Fondamenta gallery di Inside Art, dal titolo Apertures. I protagonisti sono Jo Volley, Flavia Albu, Santiago Picatoste, Angelo Bellobono, Mattia Cleri Polidori, Juan Bolivar e Gary Colclough

Ognuno di loro ha proposto una personale visione della tecnica pittorica e del rapporto con il colore, sfociata nella realizzazione di uno o più lavori, che il pubblico ha avuto modo di apprezzare nel work in progress durante le settimane, da aprile a settembre, in cui gli artisti si sono alternati negli atelier del Macro Asilo. 

Dopo il ciclo di residenze negli atelier, gli artisti quindi si ritrovano in una collettiva a Roma in cui raccontare tutte le tappe di cui si sono resi interpreti. Ognuno di loro, infatti, presenta il lavoro realizzato durante la settimana di residenza nel museo, consentendo così di instaurare un dialogo tra approcci diversi allo stesso tema: l’espressività della materia pittorica. Il progetto è curato da Stephanie Nebbia e promosso dai brand Liquitex, Lefranc Bourgeois e Winsor and Newton.

Si va dall’approccio teorico e didascalico di Jo Volley, a quello poetico e suggestivo di Flavia Albu, fino a quello pop e dirompente di Santiago Picatoste. C’è chi ha messo in evidenza il profondo valore contemplativo della materia, come Bellobono e Cleri Polidori, chi ha tratteggiato una dialettica ironica e quasi modaiola, come Bolivar, e chi invece, come Colclough, ha rispolverato gli antichi linguaggi e le tecniche manieristiche. Insomma tante possibili interpretazioni, ma un unico concept: il ritorno alla pittura, un medium valido a rappresentare gli stati dell’animo oggi, e domani, come allora.

Appuntamento a Fondamenta gallery per l’opening giovedì 14 novembre alle 19. 
La mostra è visibile fino al 22 novembre
(dal martedì al venerdì 14-18, previo appuntamento al numero 06/8080099).
Via Arnaldo Fraccaroli, angolo via Guglielmo Stefani

lunedì 4 novembre 2019

#RockingArt - Un ciclo di dipinti di Alessandra Signorini

Dal 15 novembre 2019 al 19 gennaio 2020, il NYX Hotel Milan – lo street hotel nel cuore della città – presenta la mostra “#RockingArt”,  di Alessandra Signorini, a cura di Question Mark Milano.

La mostra – che sarà inaugurata giovedì 14 novembre alle ore 18.30 al NYX Hotel Milan – presenta una serie di opere in cui l’osservatore è trasportato in un universo frenetico popolato dai miti del nostro tempo: Amy Winehouse, Peaches e Bob Geldof, Madonna, Mick Jagger e molti altri. Quello di Alessandra, infatti, è un percorso che, attraverso l’analisi dell’immagine fotografica riprodotta in grande scala, riflette un attento studio della società contemporanea. 

«Le tele di Alessandra - dichiara Daniele Decia, curatore della mostra - raffigurano personaggi dello star system, ma è difficile incasellarle in un genere ben definito. Il percorso artistico di questa pittrice corrisponde alle sue creazioni: è un collage di pop art, surrealismo e nuova oggettività, un mix sicuramente di forte impatto e di grande bellezza».

Le opere di Alessandra nascono dal bisogno interiore di indagare il contemporaneo. Parte così una frenetica ricerca di immagini prese dai rotocalchi, poi sezionate e incollate in piccoli collage, successivamente riprodotti pittoricamente su supporti di grandi dimensioni. Nel suo lavoro il gesto è violento sia in fase di studio (tagliando), sia in fase di sviluppo (le pennellate sono decise). Il risultato, però, riesce a mantenere un forte equilibrio cromatico e trasforma la durezza del gesto nella morbidezza del tratto raffigurato.



Alessandra Signorini (nata nel 1974 a Varese, dove tuttora risiede e lavora) trae spunto dal lavoro del suo maestro, Beppe Devalle (1940-2013), creando una riscrittura della Neue Sachlichkeit, la Nuova Oggettività, movimento artistico nato in Germania alla fine della prima guerra mondiale che coinvolse principalmente la grafica e che si contrappose all’Espressionismo ed alle Correnti Astrattiste.

“#RockingArt” rientra nel concept artistico del NYX Hotel Milan, che si distingue per essere il primo albergo in Italia a ospitare opere di street art di artisti che hanno fatto la storia del writing nazionale e internazionale e mostre, sculture, installazioni e video art di artisti emergenti selezionati da Iris Barak, curatrice della Dubi Shiff Art Collection di Tel Aviv, e dalla galleria di arte diffusa Question Mark Milano di Daniele Decia e Stefania Sarri

LEONARDO HOTELS CENTRAL EUROPE
Con sede a Berlino, è responsabile del portafoglio alberghiero in Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna e Italia. La famiglia di marchi è composta da: Leonardo Hotels, Leonardo Royal Hotels, Leonardo Boutique Hotels e NYX Hotels by Leonardo Hotels.
In linea con il claim del Gruppo “Good to be here Again”, ogni proprietà Leonardo può contare su un suo carattere individuale riconoscibile. Gli aspetti principali che caratterizzano gli hotel sono elevati standard qualitativi e di servizio, un design d’interni curato, insieme a un “local touch” e dettagli d’arte: queste caratteristiche rendono le property attraenti sia per chi viaggia per affari, sia per chi viaggia per piacere.
Leonardo Hotels Central Europe fa parte del gruppo Fattal Hotel Group, fondato nel 1998 da David Fattal. È una delle catene alberghiere in più rapida crescita in Europa e Israele e gestisce più di 200 hotel con più di 40.000 camere in più di 100 destinazioni e 18 paesi. Il portafoglio marchi include: Leonardo Hotels, Leonardo Royal Hotels, Leonardo Boutique Hotels, NYX Hotels by Leonardo Hotels, Jurys Inn, Apollo Hotels e Herods. Il gruppo alberghiero israeliano è quotato alla Borsa di Tel Aviv (TASE). www.leonardo-hotels.it



#RockingArt - Un ciclo di dipinti di Alessandra Signorini 

a cura di Question Mark Milano

NYX Hotel Milan
Piazza Quattro Novembre 3, Milano
15 novembre 2019 – 19 gennaio 2020
Orari: 9.00 – 21.00
Ingresso libero


INAUGURAZIONE SU INVITO GIOVEDI’ 14 NOVEMBRE, ORE 18.30 
La pittrice Alessandra Signorini sarà presente all'inaugurazione e disponibile per eventuali interviste.



Ufficio stampa NYX Hotel Milan 
ddl | T. +39 02 89052365
Ilaria Bolognesi | E. ilaria.bolognesi@ddlstudio.net
Beatrice Speroni | E. ddlstudio@ddlstudio.net
Irene Longhin | E. irene.longhin@ddlstudio.net